Nel mio immaginario la fiaba è sempre stata unita alla poesia e all’arte nella capacità di risvegliare l’animo al mistero e alla bellezza. Simboli, paure, orchi, principi, fate e l’impossibile che si realizza, tutto questo e molto più troviamo in una fiaba che apre il cuore alla meraviglia e all’incanto.
Affrontare mostri e prove per vedere oltre l’apparente, in uno sguardo immerso nella luce, e per giungere all’insperabile, con un cuore liberato.
Nelle parole di Cristina Campo troviamo molto di questo prodigio che si realizza nella fiaba:
La caparbia, inesausta lezione delle fiabe è dunque la vittoria sulla legge di necessità, il passaggio costante a un nuovo ordine di rapporti e assolutamente nient’altro, perché assolutamente niente altro c’è da imparare su questa terra.
E se il nostro compito verso i bambini, come dice Bettelheim, è di aiutarli a trovare un significato nella vita, fondamentali saranno letteratura e fiabe nel rivelare sentimenti, problemi interiori e mostrando il modo di affrontare le difficoltà.
Attraverso il linguaggio simbolico, le fiabe ci insegnano i segreti della vita, allietando il nostro animo.