pontiggia

Leggendo il libro “Dentro la sera. Conversazioni sullo scrivere” di Giuseppe Pontiggia, mi sono imbattuta in alcune pagine dedicate all’indissolubile rapporto tra lettura e scrittura. Nelle trascrizioni di queste conversazioni, l’autore suggerisce l’importanza di saper leggere, ossia la capacità di leggere con concentrazione e particolare attenzione al linguaggio, per poter imparare a scrivere. Prendendo spunto da pensieri di Petrarca e Kafka, Pontiggia ci mostra, da una parte, il lato gioioso e vitale della lettura che permette di dilatare il nostro mondo interiore e, d’altra parte, un’immagine drammatica ma potente della lettura come “disgrazia che ci colpisce duramente” – e del libro come “ascia per il mare di ghiaccio dentro di noi”-, che rimanda a un profondo cambiamento interiore.

Il libro, proprio perché arricchisce la mente e gli spazi, non può essere definito ‘prodotto di qualità’, espressione volgare e insufficiente che ne sminuisce il valore; il testo deve essere pieno di significati e riguardare il lettore in modo personale, coinvolgendolo: deve dire qualcosa di importante, non avere delle qualità.

27768Per imparare a scrivere e migliorare il linguaggio narrativo diviene quindi fondamentale leggere i grandi scrittori, come Hemingway, Singer, Manzoni e Karen Blixen – che sanno sempre ampliare i nostri orizzonti – cercando di cogliere l’accuratezza usata nella scelta delle parole, osservando gli errori che evitano, notando l’uso preciso, imprevedibile e illuminante del linguaggio.

 

28363Soffermandomi su queste considerazioni e riflettendo sulla mia esperienza personale, mi sono resa conto, con maggiore consapevolezza, che leggere senza la massima concentrazione magari non impedisce di scorrere voracemente pagine, di assaporare una trama o comunque di cogliere dei concetti che ci interessano; però, solo calando la nostra mente in ciò che leggiamo possiamo lasciarci colpire, incuriosire e interrogare da parole, espressioni e dialoghi, che permettono di accrescere le nostre conoscenze e suggeriscono inaspettate riflessioni. In tempi di propositi, vorrei cercare di confrontarmi con autori che mi pungolano e stupiscono, con una cura e una partecipazione tali da non perdere nulla della bellezza e delle ‘lezioni’ che la lettura può offrire.